Ovvero: chi ha scattato quelle foto? E sopratutto: chi è la gente ritratta?
Questi sono i tre astucci che i cui erano conservati i 150 negativi fotografici che non sono mai stati stampati. Nonostante gli anni e la presenza di muffe, graffi e uno sviluppo non proprio eccezionale, i negativi avevano retto decentemente il tempo e hanno permesso comunque di prendere visione delle foto.
Datare le fotografie non è stato difficile. Fernanda è nata nel 1933: nella foto a sinistra aveva all’incirca 6 anni, nell’altra doveva averne tra i 16 e i 18. Le 150 foto sono state scattate in un arco di tempo di 10/15 anni, tra la fine degli anni Trenta a circa metà degli anni Cinquanta. Sono gli anni del fascismo, della guerra, della fame ma anche della ricostruzione e dei primi passi verso la fine della mezzadria.
Il fotografo misterioso ha ritratto la quotidianità. I suoi soggetti principali sono le famiglie contadine che presumibilmente vivevano vicino a lui, forse erano anche suoi parenti. Tutti sono stati immortalati nel corso delle loro attività, quasi che l’autore volesse raccontare, in modo più o meno consapevole, le loro vite. Tuttavia le ricerche effettuate non hanno consentito di risalire alle identità di queste persone: nessuno ha saputo riconoscerle. Fernanda è l’unico punto di riferimento.